Alla scoperta dell'architettura di Game of Thrones

L'architettura di Games of Thrones.

L'architettura di Game of Thrones (Trono di Spade) gioca un ruolo fondamentale nella saga. Andiamo alla scoperta dei luoghi e delle architetture, tra Dubrovnik e Spalato, che fanno da sfondo agli episodi di una delle serie tv più seguite di sempre. 

Per sua natura, l’architettura riveste da sempre un ruolo centrale nella storia politica del mondo. Che sia in perfetta continuità o si ponga in netto contrasto con il tempo e lo spazio in cui si colloca, non può fare a meno di lanciare un messaggio. La funzione narratologica dell’architettura e, più in generale, dei luoghi, si traspone anche nell’arte. È l’ambientazione a rendere veri i personaggi. Come ognuno di noi porta con sé i luoghi in cui ha vissuto, che ha amato o odiato, così fanno i personaggi. Harry Potter non sarebbe lo stesso se non avesse frequentato la scuola di magia di Hogwarts, così come la Compagnia dell’Anello non potrebbe fare a meno di attraversare la Terra di Mezzo. E che ci importerebbe di Alice se non fosse finita nel Paese delle Meraviglie?

L'architettura di Game of Thrones crea un forte binomio storia-luoghi. Sulle splendide note della sigla, attraversiamo la mappa di Westeros ed Essos. È la passeggiata virtuale tra architetture e landmark dei 7 Regni ad accompagnarci nella trama.

 La mappa di Westeros. Per seguire il percorso http://quartermaester.info/ La mappa di Westeros. Per seguire il percorso http://quartermaester.info/

L'architettura di Game of Thrones - Westeros

Nel vasto territorio incontaminato e selvaggio a nord della Barriera, il Popolo Libero (o Bruti) vive in tribù, clan e villaggi. L’unica città, sebbene ormai in rovina, è Aspra Dimora, che ricorda un insediamento vichingo (molto simile infatti alla Kattegat della serie tv Vikings), circondata da montagne e affacciata su una baia che funge da porto naturale.

La Barriera, sicuramente uno dei landmark più significativi della serie, sede dei Guardiani della notte, segna il confine nord dei 7 Regni. La Barriera è un’enorme fortificazione di ghiaccio, pietre e incantesimi, lungo la quale sono situati diversi castelli e fortezze. Il Castello Nero è la fortezza principale, costituita da torri di pietra e fortini, collegati da scale di legno, con un montacarichi di ferro utilizzato per portare rifornimenti e uomini fino alla sommità della Barriera.

Dal Castello Nero, imbocchiamo la Strada del Re, la strada principale dei 7 Regni, tipica strada medievale, e ci fermiamo al Castello degli Stark, a Grande Inverno, nel Regno del Nord.

Grande Inverno è un complesso di diverse strutture e cortili interni, circondato da mura di cinta. Il complesso si sviluppa a partire dall’antico albero diga del Parco degli dei. L’architettura di Game of Thrones in Grande Inverno è propria dei castelli medievali in stile gotico del Nord Europa. Singolare la scelta di torri a copertura piana. Per la zona climatica in cui si trova, infatti, caratterizzata da un clima estremamente rigido e neve perenne, si preferiscono in realtà coperture con pendenza elevata, per evitare l'accumulo della neve e limitare quindi il carico accidentale gravante sulla struttura. Nonostante sia stato ricostruito con l’ausilio di computer grafica, le scene di Grande Inverno sono state girate nel castello di Ward, un castello irlandese del XIII secolo, caratterizzato da un’architettura dual (stile palladiano e gotico georgiano). Per la riproduzione di Grande Inverno, è stato chiaramente utilizzato il lato in stile gotico, con finestre a sesto acuto e pinnacoli. Altre scene sono state invece girate nel Castello di Doune, una delle fortezze meglio conservate della Scozia, risalente al XIV secolo.

 Grande Inverno. Grande Inverno.

Continuando ad esplorare l'architettura di Game of Thrones e procedendo sulla Strada del Re, troviamo le Terre dei Fiumi, governate dai Tully di Delta delle Acque. Il torrione, le torri con tetto conico, i ponti levatoi, le porte fortificate e il grande fossato, rendono Delta delle Acque una vera e propria fortezza, con alcuni dettagli architettonici che la rendono assimilabile ad un tipico castello della Valle della Loira. Le scene sono state girate nel castello di Gosford, nell’Irlanda del Nord, riadattato in CGI. Originariamente costruito a metà dell’800, il castello è stato progettato in stile revival normanno, modellato sull’architettura romanica dell’XI e XII secolo.

Prendiamo il largo, alla volta delle Isole di Ferro e il castello di Pyke dei Greyjoy. Si tratta di un’antica fortezza, le cui torri poggiano su scogli, collegate tra loro da ponti di corda ondeggianti. Il Castello di Pyke, per quanto sia completamente riadattato digitalmente, prende vita nel castello di Dunluce, un maniero del XIII secolo, ormai in rovina, edificato su una superficie basaltica a picco sulle scogliere settentrionali dell’Irlanda del Nord.

Sulla terra ferma, ad Est delle Terre dei Fiumi, deviando dalla Strada del Re, proseguiamo il nostro viaggio verso la Valle di Arryn, e, se riusciamo, fino all’inespugnabile Nido dell’Aquila. La grande sala con il trono presenta pareti in marmo bianco, con decori azzurro e oro e torce appese, ma l’aspetto della sala è austero. La caratteristica principale della Sala è la famigerata Porta della Luna, un vuoto nel pavimento da cui il Lord della Valle lascia cadere i condannati. Le prigioni della roccaforte, chiamate non a caso “celle del cielo”, sono grotte aperte dal lato a strapiombo sulla montagna.

Man mano che scendiamo verso Sud, cambiano il clima, i paesaggi e, di conseguenza, anche le architetture: i castelli in stile gotico d’ispirazione nordeuropea, in posizioni estreme, lasciano pian piano il posto a fortezze romaniche dai colori più caldi, d’ispirazione mediterranea. L’architettura di Game of Thrones risulta sempre coerente con la geografia e la cultura dei luoghi.

Nelle Terre dell’Ovest, a picco sul mare, possiamo ammirare Castel Granito, dimora ancestrale dei Lannister. Si tratta di un’enorme castello medievale, il più grande di Westeros, con torri di vedetta a base circolare, cammini di ronda rialzati, nascosti dietro la merlatura, atta a garantire una posizione di vantaggio sugli assalitori, facilitando il lancio di frecce o altri oggetti. La location reale è il Castello di Trujillo, in Spagna, edificato in muratura e malta nel XIII secolo, sulle rovine di un’antica fortezza araba.

Dal lato opposto, ad Est, la Strada del Re ci conduce dritti dritti nelle Terre della Corona. Eccoci finalmente nella capitale politica e religiosa dei 7 Regni: Approdo del Re. Ci troviamo in una cittadella fortificata con un grande porto commerciale, circondata da alte mura e divisa in quartieri, in cui vivono mezzo milione di abitanti. Imperdibile una visita nella parte bassa della città, tra slum e quartieri popolari con botteghe, osterie e bordelli.

La maggior parte delle scene del Trono di Spade sono state girate a Dubrovnik, sulla costa croata. Dubrovnik, che ospita la gran parte dell'architettura di Game of Thrones, è stata appunto importante porto medievale, compreso nella repubblica marinara di Venezia, con mura difensive lunghe quasi 2 km. La Fortezza Rossa, quasi completamente costruita attraverso la CGI, prende vita nel forte Lovrienak del XVI secolo, un forte militare in pietra molto ben conservato, costruito, secondo la leggenda, in soli 3 mesi per fronteggiare un imminente attacco veneziano. Entrando nella Fortezza Rossa, nella Sala del Trono, ecco l’ambitissimo Trono di Spade. I pavimenti della Sala richiamano lo stesso tema del Pantheon di Roma. Il più importante edificio religioso dei 7 Regni e sede dell’Alto Septon, il tempio di Baelor, è un edificio a pianta centrale a struttura ettagonale (da qui la parola “sept”), quasi completamente ricostruito in digitale.

 Il trono di spade. Il trono di spade.

Salpando dal porto della capitale alla ricerca dell'architettura di Game of Thrones, possiamo navigare fino a Roccia del Drago, un castello moderno, con angoli sporgenti per incassare e deviare i colpi di cannone, che si staglia maestoso sulla Baia delle Acque Nere. L'isola di Gaztelugatxe sulla costa spagnola dei Paesi Baschi si adatta perfettamente alle riprese esterne del castello, con la sua costa rigogliosa e il percorso di pietra tortuoso che la collega alla terraferma. All’interno, l’organicità del trono in roccia nera si contrappone ad un edificio dalle forme geometriche e futuristiche, con massicci setti laterali su un pavimento in marmo nero.

Di ritorno sulla terraferma, avremo modo di notare Capo Tempesta, sede ancestrale dei Baratheon, nelle Terre della Tempesta. Il lato-mare del castello si erge su enormi scogliere bianche. Le mura sono protette da incantesimi, con un passaggio per il mare costruito in una caverna.

Continuiamo il nostro viaggio tra l'architettura di Game of Thrones andando verso Sud, fino all’Altopiano dei Tyrell di Alto Giardino. Per la sede di Casa Tyrell, tra le più ricche dei Sette Regni, è stato utilizzato lo splendido castello di Almodóvar del Rio nella provincia di Cordova, in Spagna, costruito dagli arabi nell’VIII secolo, poi ristrutturato e riadattato nel corso dei secoli successivi. Oltre alle mura, i merli e le imponenti torri, sono sicuramente interessanti le finestre a ferro di cavallo, un tipo di arco prettamente orientale in cui i due semiarchi si prolungano sotto il piano dei centri. Approfittiamo di questa visita nell’Altopiano per fare una capatina anche nella biblioteca della Cittadella. Ci troviamo nel monastero di San Pere a Girona, con un interno creato ad hoc, tipico della biblioteca fantasy, con enormi scaffali in legno pieni di antichissimi tomi.

Al termine del nostro tour di Westeros, giungiamo infine a Dorne, dai Martell di Lancia del Sole. Il Real Alcazar di Siviglia si è rivelato il luogo ideale per mettere in scena Dorne, tra vegetazione abbondante e fontane piene d'acqua. Lo stile mudejar del Real Alcazar trasmette infatti un'immagine marcata di opulenza e maestosità che si unisce all’esoticità caratteristica della terra di Dorne.

L'architettura di Game of Thrones - Essos

Resta giusto il tempo per una veloce gita fuori porta, al di là del Mare Stretto, per dare un’occhiata anche all'architettura di Game of Thrones nelle due città più interessanti di Essos, nel continente orientale.

Città libere - Braavos

Braavos, intrigante città di marinai e spadaccini, casa del Dio dai mille volti, ci accoglie con il suo enorme titano, ispirato al Colosso di Rodi, una delle 7 meraviglie del mondo antico, distrutto in un terremoto. Per quanto gli scorci siano quelli delle città croate di Spalato e Sibenik, la conformazione urbana di Braavos è palesemente ispirata alla città di Venezia: una città arcipelago, con isolette collegate da ponti. È interessante sottolineare anche un riferimento all’architettura moderna del XX secolo: la banca di Braavos è digitale ma ispirata alle austere architetture di epoca nazista dell’architetto Albert Spere.

Baia degli Schiavisti – Meereen

A Meereen, l'architettura di Game of Thrones è quella di Spalato, ma è evidente l’ispirazione alle città sumere e ai loro ziggurat. Inoltre, le strade di Spalato sono state arricchite in CGI con ponti, mura romane e piramidi a gradoni tipiche dell’architettura sacra centroamericana, conferendo a Meereen un carattere senza tempo, a cavallo tra la maestosità romana e la misteriosa cultura maya. Il Palazzo di Diocleziano di Spalato, si adatta perfettamente a dimora di Daenerys, unendo il lusso delle ville romane alla funzionalità del campo militare. Gli interni, sono stati girati nel palazzo di Hennys di Frank Lloyd Wright a Los Angeles, utilizzata già in precedenza per molti altri film. Del resto, l’architetto Riley, incaricata del progetto, ha esplicitamente ammesso che il riferimento a Wright e in particolare al suo periodo Maya Revival degli anni '20 ha permeato l’intera progettazione della città fantastica.

Architetti, designer e nostalgici qualsiasi, possono dare sfogo alla propria creatività partecipando al concorso di Non Architecture “GOT: Architecture today”, per ripensare architetture e location di Game of Thrones al giorno d’oggi, come in un incredibile viaggio temporale.

Noi siamo invece giunti all’ultima tappa del nostro viaggio nello spazio, riempito da architetture e città, di questo mondo tanto fantastico quanto realistico.

Valar Morghulis!

Silvia Paldino

Silvia Paldino Ingegnere Civile

Ingegnere calabrese, di adozione romana, lavora nel settore energetico. E’ autrice di articoli scientifici, diari segreti e innumerevoli filastrocche. Nella sua borsa non può mai mancare: un taccuino per prendere appunti. Nella sua testa non può mai mancare: la pianificazione del prossimo viaggio.